Quirinale, D'Alessandro: "Il Pd non ha più alcun diritto, chieda scusa al Paese"

TERAMO – "Dopo quanto accaduto io non credo che il Pd abbia il diritto di esprimere un’altra candidatura. Il partito che ha bruciato prima Marini (che ho votato) e poi Prodi (che ho votato) non ha più alcun diritto. Ora il Pd faccia l’unica cosa possibile, chieda scusa al Paese". A sostenerlo è il più giovane degli elettori dei Consigli regionali, Camillo D’Alessandro, capogruppo Pd in Abruzzo, sul suo profilo facebook. "Il partito delle faide – aggiunge -, degli ex, dei veti incrociati fatto da vecchi e da giovani vecchi. La portavoce del segretario che lo smentisce, Orfini che dichiara, l’altro che lo smentisce, Civati che pontifica, ma che gente è questa. Ho visto cose incredibili, gente che applaude la mattina e tradisce il pomeriggio. Questa classe dirigente non merita la passione ed il dolore di chi li ha mandati ad essere classe dirigente del partito e del paese". Ieri invece il governatore Gianni Chiodi , aveva così dichiarato alla vigilia della quinta votazione: ”Domani intendo votare la Cancellieri e invito il partito del PDL a sostenerla. Il paese ha bisogno di colmare il vuoto istituzionale e far recuperare la fiducia nelle istituzioni. La Cancellieri e’ al di fuori delle oligarchie passate e future dei partiti ha fatto molto bene il ministro ed e’ donna. D’altra parte non abbiamo i numeri per portare alla presidenza della repubblica Gianni Letta o un altro candidato del centrodestra”. Tuttavia questa mattina, in linea con le indicazioni del suo partito, il presidente Chiodi non ha partecipato al voto in attesa degli accordi che matureranno, forse, nel pomeriggio e questa mattina si è recato insieme agl altri presidente di Regione (tranne Vendola) da Napolitano.